Negli ultimi decenni, il capoluogo lombardo ha compiuto passi da gigante nella costruzione di un sistema moderno, efficiente e sempre più orientato alla sostenibilità ambientale. Gli impianti di smaltimento rifiuti Milano sono oggi un esempio virtuoso a livello nazionale ed europeo, grazie a una combinazione di tecnologie all’avanguardia, buone pratiche di raccolta differenziata e una pianificazione strategica attenta.
La raccolta differenziata: il primo passo Milano è tra le città europee con la più alta percentuale di raccolta differenziata, che ha superato il 60% già da diversi anni. Questo risultato è stato possibile grazie all’impegno di AMSA (Azienda Milanese Servizi Ambientali), la società del Gruppo A2A incaricata della gestione dei rifiuti, e alla collaborazione attiva dei cittadini. I rifiuti vengono separati in diverse categorie: organico, carta e cartone, plastica e metalli, vetro, rifiuti indifferenziati e ingombranti.
Questa prima selezione è fondamentale per il funzionamento efficiente degli impianti di trattamento e smaltimento, che ricevono materiali già parzialmente processati, riducendo costi e impatti ambientali. Tipologie di impianti presenti a Milano Nel territorio milanese operano diversi tipi di impianti per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti, ciascuno con una funzione specifica:
Impianti di selezione e riciclo Questi impianti si occupano della lavorazione dei materiali raccolti in modo differenziato, separando ulteriormente i rifiuti per tipo e qualità. I materiali riciclabili, come plastica, carta, vetro e metalli, vengono poi inviati alle filiere produttive per essere trasformati in nuove materie prime. Impianti di compostaggio Il rifiuto organico, come scarti alimentari e residui vegetali, viene trattato negli impianti di compostaggio. A Milano, l’organico rappresenta circa il 40% del totale dei rifiuti urbani. Attraverso processi naturali e controllati, viene trasformato in compost, un fertilizzante naturale utilizzabile in agricoltura e giardinaggio.
Termovalorizzatori Milano dispone di due impianti di termovalorizzazione (uno a Silla 2 e uno a Corella), che trattano i rifiuti indifferenziati non riciclabili. In questi impianti, i rifiuti vengono bruciati in condizioni controllate, generando energia elettrica e calore. Parte dell’energia prodotta viene immessa nella rete elettrica, mentre il calore alimenta il teleriscaldamento cittadino, contribuendo a ridurre le emissioni globali.
Impianti di trattamento meccanico-biologico (TMB) Gli impianti TMB trattano i rifiuti residui con una combinazione di processi meccanici e biologici per ridurne il volume e separare ulteriori materiali riciclabili. A Milano questi impianti svolgono un ruolo di supporto alla termovalorizzazione e al compostaggio. L’innovazione tecnologica Uno degli aspetti più interessanti del sistema milanese è l’utilizzo della tecnologia per monitorare e ottimizzare la gestione dei rifiuti.
I mezzi di raccolta sono dotati di GPS e sistemi informatici per la tracciabilità del percorso e dei carichi. Inoltre, AMSA utilizza sensori nei cassonetti e nei compattatori per monitorare i livelli di riempimento e organizzare la raccolta in maniera più efficiente. Anche negli impianti, l’automazione è sempre più presente: sistemi di riconoscimento ottico, nastri trasportatori intelligenti e software di controllo permettono una gestione precisa dei materiali, riducendo errori e sprechi.